Da Krapp a senza parole


Anno
2012

Genere
drammatico

In scena
fino al 21 aprile
Piccolo Eliseo | Roma

Autore
Samuel Beckett
Traduzione
Carlo Fruttero, Franco Lucentini
Regia
Glauco Mauri
Scene
Francesco de Summa
Luci
Gianni Grasso
Musica
Germano Mazzocchetti
Interpreti
Glauco Mari, Roberto Sturno
Produzione
Compagnia Mauri Sturno

 

Glauco Mauri, insieme al fedele Roberto Sturno, propone lo spettacolo "Da Krapp a senza parole", realizzato basandosi sui testi di Samuel Beckett.

Vincitore del premio Nobel per la letteratura, Beckett è uno dei drammaturghi preferiti di Mauri, che nel corso degli anni ha messo in scena più volte i suoi testi.

In quest’occasione, oltre al valore intrinseco dello spettacolo, vi si aggiunge l'esperienza di vita: l'autore affronta senza mezze misure le fasi più dure dell'esistenza umana, la vecchiaia, il distacco e la morte, ma è anche tra i più innovativi, promotore di un teatro senza parole.

Le tematiche elencate sono affrontate in modo elegante ed essenziale dai protagonisti, che si alternano attraversando parti dei testi più significativi, dal prologo che prende spunto da “Aspettando Godot” a “Respiro”, da “Improvviso dell'Ohio” ad “Atto senza parole”.

Toccante ed emozionante il finale tratto dall'ultimo nastro di Krapp: Mauri, illuminato da una lampada che scende dall'alto, ascolta il nastro della sua voce di trentenne e dialoga con il se stesso di cinquant'anni fa. Interessanti gli interventi video che si inseriscono in modo pertinente nel corso dello spettacolo e le originali musiche del maestro Germano Mazzocchetti.
[annalisa picconi]