Il coraggio di Adele


Anno
2011

Genere
dramma

In scena
fino al 18 marzo
al Teatro Piccolo Eliseo
Patroni Griffi | roma

Autore
Giampiero Rappa
Regia
Giampiero Rappa
Scene
Barbara Bessi
Costumi
Barbara Bessi
Luci
Gianluca Cappelletti
Musica
Massimo Cordovani
Interpreti
Filippo Dini,
Teresa Saponangelo
Produzione
Neraonda in collaborazione con Gloriababbi Teatro

 

Il coraggio di Adele” è una storia d’amore. Non ha tempo, non ha luogo: siamo in guerra, i due protagonisti sono bloccati in una baracca, al freddo, sotto i bombardamenti, ma nulla di più. È la storia di una convivenza forzata e di un rapporto tra due persone che nasce e cresce. Filippo Dini e Teresa Saponangelo sono Lucas e Adele. Giampiero Rappa scrive un testo dai dialoghi serrati, ben congegnati: assolutamente perfetti. La storia scorre senza intoppi, procede anche grazie alla bravura dei protagonisti (Dini si distingue per la maggiore naturalezza e intenzione) che nei continui battibecchi e scambi accesi, finiscono per avvicinarsi sempre di più. Fino a innamorarsi. Parlano di milizie e rastrellamenti, di alleati che dovrebbero arrivare ma che sembrano non arrivare mai.

La scena è tutta incentrata su una pedana rialzata, in legno, illuminata flebilmente: dà l’idea di uno spazio chiuso, circoscritto. Un microcosmo all’interno del quale si svolge la storia.

Nonostante l’impeccabile costruzione, forse fra i suoi testi questo è il meno riuscito. La scrittura di Rappa è di sicuro leggera e divertente, capace di un’ironia intelligente anche nelle situazioni che richiederebbero maggiore “serietà”. Attraverso il sorriso affronta anche il dramma più grande come quello della guerra. In questo caso, però, il finale si perde in un incomprensibile divieto al lieto fine. È come se all’improvviso si volesse dare un taglio netto alla storia condannandola – e con essa i protagonisti – a un finale senza sorriso.
[patrizia vitrugno]