Classe '67. Nessuno è perfetto
Autore: Gabriele Cirilli Adattamento:
Regia: Gabriele Cirilli
Scene: Costumi:
Luci: Musica:
Produzione:
Interpreti: Gabriele Cirilli
Anno di produzione: 2010 Genere: monologo

In scena: fino all’11 aprile al Teatro dei Satiri, Via di Grottapinta, 18 Roma

Quante cose sono successe nel 1967? Tante. Dall’occupazione delle università, alla morte di Che Guevara fu un anno pieno di avvenimenti, politici e sociali.
Nel 1967, a Sulmona, nasceva il comico Gabriele Cirilli che a 43 anni, raggiunta ormai la notorietà grazie alla vetrina televisiva di “Zelig”, si presenta a teatro con un monologo dal titolo “Classe 67. Nessuno è perfetto”.
Cirilli si rivolge al suo pubblico, per lo più quello giovane che lo segue sul mezzo televisivo, dialogando con le prime file, con un’apertura disinvolta, mirata come dice lui stesso a “sfondare la famosa quarta parete” del teatro. Poi parte la narrazione: dai vari modi di provare emozioni, a come sperimentare il senso del pericolo, tutti legati alle difficoltà quotidiane dell’uomo comune. Arriva quindi a raccontare la sua vita di giovane abruzzese col sogno di fare l’attore: le incomprensioni della famiglia, la derisione dei concittadini e poi la decisione di partire, di andare a Roma per provarci. Alla stazione però non è solo, ci sono i nonni; che i nonni capiscono sempre tutto. E dopo le solite raccomandazioni sul fare attenzione alla metropoli: “che Roma è una città piena di puttanismi”, lo salutano mentre il treno si allontana nella nebbia del mattino e Gabriele va incontro al suo futuro.
La comicità di Cirilli non è certo definibile d’avanguardia, non è l’inventore di un nuovo genere comico, non è uno sperimentatore; è un battutista da bar. Le sue gag sono frizzanti e la battuta è pronta ma il tutto è estremamente lineare. Ebbene, questo ci piace. Perché farsi due risate al bar con uno che potrebbe tranquillamente essere il collega, il vicino di casa, il cognato, è una delle cose che possono cambiare l’umore di una giornata. [marina viola]