Autore
Steve J. Spears
Regia
Giancarlo Sepe
Scene
Fabiana di Marco
Costumi
Giovanni Ciacci
Luci
Umile Vainieri
Coreografie
Musica
Harmonia Team  
Nella cittadina di Toorak, in Australia, un professore di eloquenza shakespeariana (Ennio Fantastichini) insegna ai balbuzienti a guarire dal difetto. Quando è tra le quattro mura domestiche, però, abbandona gli abiti grigi del professore, indossa una parrucca bionda, calze autoreggenti, una vestaglia con piume di struzzo, ascolta le canzoni dei Rolling Stones e telefona all’amante Bruce (“Com’è difficile essere l’altra donna!”).

Beniamino, giovane studente di dodici anni, si accorge delle reali tendenze dell'nsegnante innescando una reazione a catena che sarà fatale per l'adulto.

All’inizio del monologo si avverte l’assenza sulla scena degli interlocutori del professore, soprattutto di Beniamino e della madre. Si prova fastidio, si sente il pregiudizio, “E’ il solito narcisismo dell’attore italiano che vuol fare tutto da solo”.
Niente di più sbagliato.

Quell’assenza di interpreti sul palcoscenico è la solitudine reale della sua vita, l’ansia di essere scoperto, braccato dall’incomprensione della società. E mentre ci si affanna a chiedersi il genere di spettacolo, l’equilibrio, la misura di Fantastichini annullano la domanda.
L'interprete qui è ciò che Peter Brook suggerisce con il titolo del film “Tightrope”: il vero attore è un funambolo, cammina su una fune sottilissima senza cadere mai, senza perdere di vista l’altra sponda: lo spettacolo stesso. Fantastichini non indugia nelle emozioni, nelle battute, nel facile sentimentalismo, nemmeno negli eccessi che certe stravaganze potrebbero portare.

La regia di Sepe non è da meno: armonia di tutte le parti, misura nelle scenografie, nelle luci, le musiche “leggere” in contraddizione “armonica” con dei momenti drammatici del protagonista.
La vita è così: scorre, inutile farne un dramma. Sembra quasi suggerire Beniamino, accenniamola, viviamola senza eccessi.
La fine arriva quasi senza accorgersene. Si resta con la consapevolezza di aver visto qualcosa di “contemporaneo”, accompagnati da una mano leggera, senza forzature.

Forse è qui la strada per portare il pubblico verso un teatro coerente con gli stimoli della società contemporanea
. [deborah ferrucci]
Interpreti
Ennio Fantastichini
Produzione
Marioletta Bideri Bis Tremila srl
In scena
fino al 17 novembre 2013 al Teatro Ambra Jovinelli | Roma
Anno
2013
Genere
monologo