Il volo della fenice
Flight of the Phoenix
Regia
John Moore
Sceneggiatura
Scott Frank, Edward Burns
Fotografia
Brendan Galvin
Montaggio
Don Zimmerman
Musica
Marco Beltrami
Interpreti
Dennis Quaid, Giovanni Ribisi, Miranda Otto, Tyrese Gibson, Hugh Laurie, Tony Curran, Kirk Jones, Lacob Vargas, Scott Michael Campbell
Anno
2004
Durata
113'
Nazione
USA
Genere
avventura
Distribuzione
20th Century Fox
Un gruppo di sopravissuti a un disastro aereo si ritrova senza mezzi e pochissimi viveri nel bel mezzo del deserto dei Gobi, con poche speranze di essere recuperati dalle squadre di soccorso.
In un ambiente tra i più ostili del mondo, con le riserve che si esauriscono ora dopo ora e con il pericolo di essere attaccati dai predoni del deserto, per i sopravvissuti vi è un’unica via di salvezza: costruire un nuovo aeroplano utilizzando i rottami del loro velivolo e fuggire dal deserto.
Questa la trama de Il volo della fenice di John Moore, remake dell’omonimo film di Robert Aldrich del 1965.
Diciamolo subito, il film è un giocattolone molto divertente che tiene incollati allo schermo per tutto il tempo. Merito di una trama semplice, ben costruita, prevedibile ma nello stesso tempo godibile, con personaggi puramente funzionali all’azione e conditi di quel minimo di background e psicologia primitiva da renderli minimamente interessanti.
Uomini normali posti in una situazione assurda è il presupposto di questa avventura che si trasforma in una feroce lotta per la sopravvivenza. I piccoli giochi di potere tra le due forti personalità del gruppo, il pilota Frank Towns (un
Dennis Quaid in gran forma e nuovamente pilota dopo Salto nel buio) e l’ingegnere Elliot (uno stralunato ed efficacissimo Giovanni Ribisi) sono il timone che muovono ed orientano le psicologie del gruppo nelle varie fasi della loro lotta per la sopravvivenza. Ago della bilancia il personaggio interpretato da Miranda Otto (Il Signore degli Anelli), ovvero Kelly capace di mediare e trascinare il gruppo nella sua rinascita prodigiosa.
Di scene con aerei che precipitano ne abbiamo viste molte al cinema, e sino ad oggi la palma del più impressionante
spettava di diritto a Cast Away di Robert Zemeckis.
Ora il primato passa a questo Il volo della fenice, nell’incredibile ed impressionante sequenza dell’aereo prigioniero di una furiosa tempesta di sabbia che lo ferisce prima, lo colpisce poi e lo mutila infine. Gli effetti speciali uniti a quelli sonori ci precipitano all’interno della cabina trascinandoci sempre più giù come in una montagna russa interattiva, trascinandoci al centro dell’occhio del ciclone.
Un film che mantiene quanto promette: sano divertimento, senza se e senza ma. [fabio melandri]