Viaggio alla Mecca
Le grand voyage
urioni
Regia

Ismael Ferroukhi

Sceneggiatura
Ismael Ferroukhi
Fotografia

Katell Djian

Montaggio
Emmanuelle Castro
Musica
Fowzi Guerdjou
Interpreti
Nicolas Cazale, Mohamed Majd
Anno
2004
Durata
105'
Nazione
Francia/Marocco
Genere
drammatico
Distribuzione
Istituto Luce

Sentendosi prossimo alla morte, Mustapha, un anziano marocchino emigrato in Francia, si accinge a realizzare il sogno di un’intera esistenza: recarsi in pellegrinaggio alla Mecca, viaggio che ogni buon musulmano deve compiere almeno una volta nella vita. Non potendo contare su nessun altro, chiede al figlio Réda di accompagnarlo. Réda, assai distante dalle tradizioni e in rapporti tesi con il genitore, non nascondendo una certa retrosia, decide alfine di accontentare il padre. Nel viaggio in automobile attraverso l'Europa, da Marsiglia a Istanbul, da Damasco alla Mecca, Réda imparerà a conoscere e a condividere la prospettiva paterna. Il viaggio servirà a far capire ad entrambi che la distanza tra loro non solo non è incolmabile ma anche estremamente ridotta.
Opera prima che descrive il mondo dei padri e dei figli in una mentalità, quella mussulmana, distante ma nello stesso tempo così simile a quella con cui giornalmente ci confrontiamo. Troppo caricati i caratteri del padre e del figlio: a volte sembra che siano l'esempio perfetto di come ci si aspetti che sia il gap generazionale.
Belle le carrellate sui diversi paesi che girano e sulle situazioni-limite che i due si trovano ad affrontare; da segnalare per intensità il dialogo nella bufera. Presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2004.
[jacopo angiolini]