The Darwin Awards
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Regia
Finn Taylor
Sceneggiatura
Finn Taylor
Fotografia
Hiro Narita
Montaggio
Rick Lecompte
Scenografia
Peter Jamison
Costumi
Amy Brownson
Musica
David Kitay
Produzione
Tavistock Films,
Wowfilms Blumhouse
Interpreti
Joseph Finnies, Winona Ryder, David Arquette, Chris Penn, Max Perlich, Brad Hunt, Tim Blake Nelson, Julianna Margulies, Tom Hollander, Juliette Lewis, Nora Dunn, Luke Haas, Wilmer Valderrama
Anno
2007
Genere
commedia
Nazione
USA
Durata
90'
Distribuzione
Moviemax
Uscita
01-06-07

Fare il giocoliere con bombe a mano, saltare da un aereo per filmare paracadutisti senza aver prima indossato un paracadute, usare un accendino per illuminare un serbatoio di benzina per assicurarsi che non contenesse materiale infiammabile, sono azioni da veri imbecilli ma che sono valsi ai loro autori il fantomatico Darwin Award.
Non sapete cosa sia? Presto detto. Trattansi di un premio assegnato a persone che si sono adoperate a migliorare il pool genetico umano, a partire dalla propria eliminazione fisica o riproduttiva. Naturalmente più imbecille è la propria dipartita, maggiori le possibilità di entrare nel palmares.
Sulla messa in scena di alcuni di questi accadimenti provocati da menti poco evolute, la regista indipendente Finn Taylor ha strutturato il canovaccio dell’omonimo film da lei scritto e diretto avvalendosi di un cast di attori rappresentativi del cinema indipendente americano – da Chris Penn a Juliette Lewis, da David Arquettes alla rediviva e sempre splendida Winona Ryder – capeggiati da un marmoreo ma in parte Joseph Finnies.
La struttura del film è imperniata nella figura di Michael Burrows (Joseph Fiennes) ex profiler per la polizia, assunto da una compagnia assicuratrice per stilare profili psicologici atti ad individuare possibili idioti candidati al premio. Affiancato da un’assicuratrice specializzata in casi “altamente particolari” Siri Taylor (Winona Ryder), i due si ritroveranno per le strade d’America per indagare su alcune di queste incredibili gesta. Su questa intelaiatura arricchita da una improbabile caccia ad un serial killer, si incastonano mini-storie di ordinaria stupidità o genialità, a dimostrazione che la linea di confine che divide l’imbecillità dal genio può risolversi in una mera questione di punti di vista. Una sequela di “casi umani” a dimostrazione che la mamma degli imbecilli è sempre in cinta e che l’evoluzionismo darwiniano – appunto – è ancora lontano dal realizzarsi compiutamente.
Fatto salvo un buonismo latente che impernia ogni fotogramma della pellicola, il film risulta spesso e volentieri spassoso ed assai divertente, avendo come unico scopo dichiarato quello di non prendersi troppo ul serio. Una via di mezzo tra Mr Bean ed i fratelli Coen. [fabio melandri]

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