Stay Alive
id.
Regia
William Brent Bell
Sceneggiatura
William Brent Bell, Matthew Peterman
Fotografia
Anna Mastro, Adolfo Martinez
Montaggio
Bruton Jones
Scenografia
Alejandro Martinez
Costumi
Harvey Rosenstock
Musica
Cliffyb
Produzione
A Wonderland Sound And Vision, Stay Alive
Interpreti
Jon Foster, Samaire Armstrong, Frankie Muniz, Jimmi Simpson, Wendell Pierce, Adam Goldberg, April Wood, Milo Ventimiglia, Sophia Bush
Anno
2006
Genere
horror
Nazione
USA
Durata
86'
Distribuzione
Medusa Film
Uscita
30-03-07

Lasciate ogni speranza voi che entrate in una sala cinematografica che proietta Stay Alive! Più che restare vivi, è già un gran successo rimaner desti e vigili, pronti a scattare verso l'uscita di sicurezza non appena il torpore che vi avvolgerà ve lo permette.
Zero sceneggiatura, zero recitazione, zero tensione, sangue pochino e neanche nudità a soddisfare le nostre più primitive e basse pulsioni. Neanche le uccisioni, così copiose ma asettiche nella loro messa in scena, riescono a salvare un film, nato stanco.
Dopo la morte di un ragazzo, alcuni suoi amici si ritrovano in possesso di “Stay Alive”, un videogioco online basato sulle gesta poco ortodosse di una nobildonna del diciassettesimo secolo, chiamata La Contessa Sanguinaria. Ben presto si accorgeranno però che non si tratta di un normale gioco come tanti altri, perché se moriranno nel gioco, ecco che la loro fin fatale si manifesterà nella vita reale secondo le medesime modalità del video-game.
Direte voi: facile a questo punto ingannare la morte ed evitare il fatal destino, conoscendolo prima.
Già, ma non per i nostri presunti eroi, capaci di fare immancabilmente la cosa sbagliata nel momento sbagliato, nel modo sbagliatissimo. Snodi narrativi che il termine “forzati” non rende appieno, idiozia di fondo che regna sovrana in ogni azione dei protagonisti, telefonatissimi colpi di scena (?) sono solo parte degli errori/orrori della pellicola diretta dal semi-debuttante William Brent Bell che torna alla regia a 9 anni - e una ragione ci sarà pure - dal suo primo lungometraggio, la commedia Sparkle and Charm.
Il cast di estrazione televisiva, e speriamo ivi confinato in futuro, vede nei ruoli principali i classici bellocci e sciocchi ragazzi americani, carne fresca da macello Jon Foster (Law and Order), Samarie Armstrong (Party of five, ER, X Files, NYPD Blue, OC), Sophia Bush (Nip/Tuck), Frankie Muniz (Malcom) e Adam Goldberg (Joey, Friends, Will & Grace, NYPD Blue, ER) naturalmente tutti in ruoli marginali.
Sgombriamo il campo da idee errate. Non siamo nel campo della contaminazione cinema-videogioco, incontro ravvicinato del terzo tipo che ha originato capolavori (?, si noti l'ironia del termine) come Resident Evil, Lara Croft, Mortal Kombat o Alone in The Dark. Il videogioco è qui un mero ed assai debole spunto narrativo che finisce per cannibalizzare l’intera pellicola sia nella messa in scena che nella drammaturgia (0 psicologia, 100% pura e semplice azione). Siamo in pieno cinema post-moderno nel senso più degenerativo del termine, in cui la fredda immagine digitale prende il sopravvento ed annulla la calda immagine cinematografica fatta di celluloide. [fabio melandri]


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