Saved!
id.
Regia
Brian Dannelly
Sceneggiatura
Brian Dannelly,
Michael Urban
Fotografia
Bobby Bukowski
Montaggio
Pamela Martin
Musica
Christophe Beck
Interpreti
Jena Malone, Mandy Moore, Macaulay Culkin, Patrick Fugit, Heather Matarazzo, Eva Amurri, Chad Faust, Martin Donovan, Matry-Louise Parker
Anno
2005
Durata
90'
Nazione
USA
Genere
commedia
Distribuzione
Mediafilm
Con tutto quello che sta accadendo nel mondo ai giorni nostri – 11 settembre, terrorismo, AIDS,droghe – la gente si rifugia sempre di più nella religione in cerca di risposte e certezze.
Gli Stati Uniti stanno vivendo una nuova stagione di forte religiosità, guidati da un Presidente che su questo ha costruito la sua rielezione.
Il fondamentalismo religioso non è solo islamico, ma è presente in ogni grande religione monoteistica e segnali li si possono cogliere nella religiosità ebrea, cristiana e cattolica.
Ma se quello islamico è stato più volte affrontato da reportage televisivi, articoli sui giornali e dibattiti pubblici, quello cristiano è stato ignorato, più per paura di ritorsioni da quello che in America rappresenta una lobby molto potente.
Ora viene affrontato da un piccolo film indipendente, diretto dal debuttante Brian Dannelly – una adolescenza vissuta tra scuole elementari cattoliche, licei cristiani e campi estivi ebraici – e scritto insieme allo sceneggiatore Michael Urban – cresciuto in una tradizionale casa battista del sud, in un ambiente in cui punizioni e demoni erano termini accettati e
dove nel nome di Dio o della religione alcune storture non erano estranee - . Insomma gli autori di Saved sembrano parlare di cose che conoscono abbastanza bene, anche se mettono le mani avanti sostenendo che la pellicola non vuole offendere o criticare alcuna religione ma sottolineare quegli elementi, come l’amore per il prossimo, che dovrebbe unire tutte le religioni e gli uomini.
Siamo lontani dall’obiettivo iconoclastico di film come Dogma, la carica reazionaria e la critica verso il fondamentalismo religioso che alberga in diversi stati degli USA è annacquata dalla sovrastruttura di commedia
adolescenziale e da un “volemose bene” che traspare con troppa reiterata insistenza. Peccato perché il film presenta alcuni elementi e spunti interessanti che se insistiti con maggior cattiveria e decisione avrebbero dato origine ad un film da assai più interessante.
Protagonisti della pellicola un gruppetto di freaks, di outsider all’interno dell’American Eagle Christian High School, tra cui Mary, giovane ragazza che per salvare il suo ragazzo dall’omosessualità gli si dona completamente rimanendo in cinta, Roland, fratello paraplegico della reginetta della scuola,
Cassandra, esuberante ribelle ebrea invisa a tutti. Un film dai personaggi funzionali alla trama, dagli intrecci prevedibili e risaputi, dal messaggio annacquato da poco coraggio e problemi produttivi sorti dopo un sottile boicottaggio che la troupe ha subito in fase di pre-produzione e che ha causato enormi ritardi nella lavorazione. Classica pellicola da saldi di fine stagione. [fabio melandri]