Regia
Gianfranco Rosi
Sceneggiatura
Gianfranco Rosi
Fotografia
Granfranco Rosi
Montaggio
Jacopo Quadri
Scenografia
Costumi
Musica
 
Il Grande Raccordo Anulare o denominato con amore/odio dai romani come GRA, classificato ufficialmente come A90, è l'autostrada tangenziale, senza pedaggio, che circonda anularmente Roma con un diametro medio di circa 21 km, e lungo 68,223 km. È tra le autostrade italiane con il più alto volume di traffico e consta di 33 uscite denominate con le principali arterie stradali a cui è connesso.

Ma pochi considerano il Raccordo come spazio urbano da esplorare. Lo ha fatto il paesaggista Nicolò Bassetti che ha esplorato i territori sconosciuti intorno al GRA, arricchendo il suo cammino di incontri straordinari. Questo bagaglio di esperienze, come l’idea stessa di farne una narrazione, lo ha passato poi nelle mani di Gianfranco Rosi, immaginando che potesse trasformarlo in uno dei suoi film da “cinema del reale” dopo l’India dei barcaioli (Boatman), il deserto americano dei drop out (Below Sea Level), il Messico dei killer del narcotraffico (El sicario - room 164).

Dallo sfondo del magico anello, emergono personaggi altrimenti invisibili e apparizioni fugaci: un nobile piemontese e sua figlia laureanda, assegnatari di un monolocale in un moderno condominio ai bordi del Raccordo; un botanico armato di sonde sonore e pozioni chimiche cerca il rimedio per liberare le palme della sua oasi dalle larve divoratrici; un principe dei nostri giorni con un sigaro in bocca fa ginnastica sul tetto del suo castello assediato dalle palazzine della periferia informe a un’uscita del Raccordo; un barelliere in servizio sull’autoambulanza del 118 dà soccorso e conforto girando notte e giorno sull’anello autostradale; un pescatore d’anguille vive su di una zattera all’ombra di un cavalcavia sul fiume Tevere.

Con la medesima attenzione dell'entomologo che studia le palme, Rosi pone la sua macchina da presa in perenne attesa che la vita “reale” si dipani davanti a se, senza forzare nulla ed affidandosi al montaggio di Jacopo Quadri, specialista del genere documentaristico. Così le diverse tessere che compongono i puzzle delle cinque storie, vanno componendosi davanti ai nostri occhi con diversi tempi morti (come la vita quotidiana dunque) da cui emergono schegge preziose di sapienza popolare che sono vere pillole di filosofia di vita. Nulla è lasciato allo spettacolo, o al facile intrattenimento; magari avremmo preferito un film maggiormente riempito di microstorie che circondano questo anello d'asfalto oramai mitico come il Graal a cui richiama il titolo, ma Rosi (vedere il meglio riuscito Below Sea Level) ha questo suo stile non-stile che ha conquistato la Giuria Internazionale dell'ultima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, conquistando a sorpresa (Bertolucci ci cova) il Leone d'Oro per il Miglior Film.
[fabio melandri]
Interpreti
Cesare (l'anguillaro), Paolo e Amelia (nobile piemontese e sua figlia), Roberto (Barelliere)
Francesco (palmologo), Filippo e Xsenia (il principe e consorte), Gaetano (attore fotoromanzo)

Produzione
Doclab, La Femme Endormie, Rai Cinema, Mibac
Distribuzione
Officine Ubu
Uscita
19/09/2013
Nazione | Anno
Italia | 2013
Genere | Durata
documentario | 93'