Nero bifamiliare
id.
Regia
Federico Zampaglione
Sceneggiatura
Rudolph Gentile,
Federico Zampaglione
Fotografia
Arnaldo Catinari
Montaggio
Consuelo Cantucci
Scenografia
Tonino Zera
Costumi
Nicoletta Ercole
Musica
Tiromancino
Produzione
Moviemax, Lupin Film, Mirakhan Entertainment
Interpreti
Luca Lionello, Claudia Gerini, Emilio De Marchi, Anna Marcello,
Max Giusti, Cinzia Leone, Gianfranco Barra, Remo Remotti,
Ernesto Mahieux, Adriano Giannini, Yari Gagliucci
Anno
2007
Genere
commedia
Nazione
Italia
Durata
90'
Distribuzione
Moviemax
Uscita
13-04-07

In principio fu Celentano. A seguire in tempi più recenti Luciano Ligabue e Franco Battiato, tanto per rimanere nei confini italici. Questi i musicisti che si sono dedicati alla regia cinematografica prima di Federico Zampaglione, leader del gruppo Tiromancino, che debutta alla regia cinematografica, dopo averne saggiato le qualità alla direzione di alcuni videoclip del gruppo, con una commedia nera sui vizi privati e pubbliche virtù di quella strana specie animale che è l’italiano.
Un approdo cinematografico forse accelerato dall’attuale compagna del musicista/regista Claudia Gerini, ma a detta del diretto interessato naturale sviluppo della sua carriera di artista.
Marina (Claudia Gerini) e Vittorio (Luca Lionello) vogliono dare una svolta alla loro vita comprando una villetta bi-familiare in un elegante comprensorio, “Valle Serena”. Marina è raggiante, le rose crescono nel giardino, la cameretta dei bambini è pronta, Vittorio vuole lasciare il lavoro di assicuratore, al quale affianca piccole truffe con la complicità del dottor Salini, per lanciarsi in una promettente attività multimediale. Accanto a loro ruotano Carmine (Ernesto Mahieux), portiere appassionato di fumetti erotici, Slatko (Emilio De Marchi) e Bruna (Anna Marcello), i misteriosi vicini, ma anche Carlo Nobili (Max Giusti), l'amico ricco e di successo, e la mamma protettiva e ansiosa di Marina (Cinzia Leone). Qualcosa però minaccia il loro perfetto idillio: la misteriosa coppia di vicini di casa.
I due mondi si frappongono ma allo stesso tempo anche la curiosità e la bramosia si insinuano nei rapporti: la prorompente sessualità di Bruna irrompe nei desideri di Vittorio, mentre Slatko guarda con curiosità Marina, il suo mondo, la sua musica diversa.
Attraverso l’arma tagliente della commedia, temi come la convivenza, il rispetto reciproco, l’apparenza che condiziona la nostra “visione” degli altri e del mondo vengono sbeffeggiati, ridicolizzati in un crescendo quasi wagneriano con i toni scuri e profondi del thriller che si innestano in quelli caldi, visi, pastosi della commedia.
Il risultato è un’opera prima a tratti divertente, discontinua, ben caratterizzata da personaggi di contorno che creano il “clima” della pellicola e su cui agiscono i due protagonisti Luca Lionello, finalmente in un ruolo da protagonista dopo tante presenza in ruoli di spalla – lo ricordiamo come un sofferto Giuda ne La passione di Mel Gibson – e Claudia Gerini anche lei reduce da quel medesimo set che si butta nel progetto del compagno con viva partecipazione non solo dal punto di vista attoriale, ma anche come autrice di un paio di testi della colonna sonora nonché voce in Nina de luna, brano che fa da sfondo ad un divertente e divertito streap-tease.
Il film è imperfetto, discontinuo, ma da sottolineare il tentativo di ripercorrere la strada di un cinema di genere sposandolo con tematiche sociali drammaticamente attuali come la cronaca di questi giorni ci racconta.
Se il cinema italiano vuole riaffermarsi come industria, ha necessità di prodotti di questo genere, da guardare con un pizzico di benevolenza evidenziando i pregi, recitativi e di scrittura, che il film porta in se. [fabio melandri]


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