Le seduttrici
A Good Woman
Regia
Mike Barker
Sceneggiatura
Howard Himelstein
Fotografia
Ben Seresin
Montaggio
Neil Farrell
Costumi
John Bloomfield
Musica
Richard G. Mitchell
Interpreti
Helen Hunt, Scarlett Johansson, Tom Wilkinson, Stephen Campbell-Moore, Mark Umbers, Milena Vukotic, Diana Hardcastle, Roger Hammond
Anno
2004
Durata
96'
Nazione
UK
Genere
commedia
Distribuzione
01 Distribution
Uscita
1-09-06

Il matrimonio di una giovane coppia è messo in crisi dai pettegolezzi dell’alta società. Robert Windermere (Mark Umbers) è accusato di mantenere la signora Erlynne (Helen Hunt), una donna matura con una pessima reputazione, e sua moglie Meg Windermere (Scarlett Johansson) accetta la corte di Lord Darlington (Stephen Campbell Moore), un noto playboy.
L’arrivo della signora Erlynne sulla costiera amalfitana attira l’attenzione di tutti gli uomini, in particolare di Lord Augustus “Tuppy” (Tom Wilkinson) che le chiede di sposarlo.
La situazione diventa drammatica il giorno del ventunesimo compleanno di Meg, che decide di fuggire con il pericoloso Lord Darlington. Quando la verità comincia a farsi strada, appare chiaro che si tratta solo di pettegolezzi, ma che c’è anche un inquietante segreto di famiglia. La signora Erlynne sacrifica la possibilità di sposare Lord Augustus per permettere a Meg di rimediare all’errore commesso quando ha deciso di fuggire con Lord Darlington.
Tornata insieme al marito, Meg confessa il suo segreto a Tuppy, riabilitando l’onore della signora Erlynne. Lui decide allora di prendere il suo stesso aereo e di chiederle perdono. Solo Lord Darlington resterà da solo.
Tratto dalla commedia di Oscar Wilde 'Il ventaglio di Lady Windermere', trasposta l’azione sulla costiera amalfitana negli Anni Trenta per “rendere la storia più attuale e immediata ed eliminare le rigidità morali”, trasforma i protagonisti da inglesi in americani permettendo così ad una giovanissima Scarlett Johansson (il film è infatti targato 2004, anno di Una canzone per Bobby Long e In Good Company per intendersi) ed a una seducente Helen Hunt di vestire i panni delle protagoniste accanto alla nostra Milena Vukotic nella parte di un’anziana aristocratica italiana ed a un sempre misurato Tom Wilkinson.
Si fatica ad entrare nella storia ed a fare confidenza con una messa in scena che dà la sensazione di essere finta come una quinta teatrale ed una regia cinematografica dello sconosciuto Mike Barker che tenta di evadere in modo non prettamente ortodosso (la moltiplicazione dei luoghi e scene open-air per lo più gratuite e strumentali) dalla dimensione teatrale per la quale l'opera è stata concepita. Tralasciamo poi gli stereotipi dell’Italia e degli Italiani che sembrano presi da cartoline agiografiche di un tempo lontano e da una fotografia ingiallita da sfumature di colori seppiati.
Con il passare del tempo però la scrittura drammaturgia di Oscar Wilde prende il sopravvento sull’immagine, e le battute tanto folgoranti quanto misogine del grande scrittore inglese dilettano da una parte mentre lentamente spingono lo spettatore nel centro dell’intreccio. Un film che a dispetto del titolo non seduce, ma è capace di farsi ricordare per la dignità di performance di tutti i suoi protagonisti.
[fabio melandri]