Lady Henderson presenta
Mrs. Henderson presents
Regia
Stephen Frears
Sceneggiatura
Martin Sherman
Fotografia
Andrew Dunn
Montaggio
Lucia Zucchetti
Musica
George Fenton
Interpreti
Judi Dench, Bob Hoskins, Will Young, Christopher Guest, Kelly Reilly, Thelma Barlow, Anna Brewster, Rosalind Halstead, Sarah Solemani, Natalia Tena, Camille O'Sullivan
Anno
2005
Durata
103'
Nazione
UK
Genere
commedia
Distribuzione
BiM Distribuzione
Londra, 1937. Lady Henderson è appena rimasta vedova. Piena di soldi e sopraffatta dalla noia, decide di impiegare la sua eredità comprando un teatro nel cuore di Soho, il Windmill Theatre. Non avendo alcuna esperienza in questo campo si affida ad un vero professionista dello spettacolo Vivian Van Damm. Il rapporto tra i due non sembra funzionare molto, lei vuole interferire sempre, lui ha idee troppo innovative. Le scintille tra loro sono all’ordine del giorno ma il Windmill Theatre è sempre esaurito. Merito del revue-de-ville (spettacolo di rivista senza interruzioni) e dei tableaux vivants (ragazze nude e immobili sul palco).
All’orizzonte si cominciano a sentire i primi bombardamenti. La guerra sta invadendo l’Inghilterra. La tragedia è imminente ma il Windmill Theatre non chiuderà…
Ispirato ad una storia realmente accaduta (la vera lady Henderson è morta nel 1944 lasciando in eredità proprio a Van Damm il suo teatro diventato oggi un locale di lap-dance!), Lady Henderson presenta è un musical non-musical come lo ha definito il regista Stephen Frears, poliedrico regista che passa con chalance da film socialmente impegnati a film in costume a noir moderni. Qui la musica è fondamentale trattandosi di una compagnia inglese di rivista ma la narrazione non è cantata come nei classici musical. Le coreografie e i numeri musicali fanno da sfondo alle divertentissime diatribe tra Lady Henderson e Vivian Van Damm, agli scontri con la censura del tempo, sempre attenta a proibire spettacoli che potessero urtare il comunissimo senso del pudore, e alle vicende sentimentali di tutta la compagnia. Inutile dire che il film si regge essenzialmente sulla brillante sceneggiatura di Martin Sherman (già autore di Bent e, ahimé, di Callas Forever) e sulla strabordante verve di Judi Dench e Bob Hoskins (entrambi candidati ai prossimi Golden Globe e si spera anche agli Oscar). E' un film contro la guerra, metafora della resistenza alla censura prima e alle bombe poi, decisamente anglosassone per humour e stile, che si erge a difensore della libertà (dell’entertainment) proprio come il Windmill Theatre si ergeva a rifugio per artisti e militari durante la Seconda Guerra mondiale. [marco catola]