La tela di Carlotta
Charlotte's Web
Regia
Gary Winick
Sceneggiatura
Susannah Grant,
Karey Kirkpatrick
Fotografia
Seamus McGarvey
Montaggio
Susan Littenberg,
Sabrina Plisco
Scenografia
Lisa Thompson
Costumi
Rita Ryack
Musica
Danny Elfman
Produzione
Nickelodeon Movies, Sandman Studios
Interpreti
Dakota Fanning, Kevin Anderson, Essie Davis, Louis Corbett
Anno
2006
Genere
commedia
Nazione
USA
Durata
97'
Distribuzione
UIP
Uscita
09-03-2007

Wilbur è un maialino primaverile, ovvero destinato ad essere affumicato in primavera e non riuscire a vedere mai un fiocco di neve.
E' l’ultimo e più gracile di una covata di porcellini, ed in quanto tale destinato ad essere soppresso. Ma grazie all’intervento della figlia del fattore, Fern (Dakota Fanning), il piccolo sopravvive sino a diventare un robusto e succulento maialino. Ma il suo destino come detto è segnato. Solo un miracolo potrebbe salvargli la vita. Ed il miracolo puntualmente accade quando il piccolo diviene con la complicità dell’allegra famiglia della fattoria – una coppia di oche, due mucche, un cavallo, quattro pecore, un topolino ed un ragno – un fenomeno da mostrare e presentare al fiere di paese.
Trascrizione cinematografica del noto ed omonimo libro per bambini scritto da E.B. White con le illustrazioni di Garth Williams, La tela di Carlotta è il classico film educativo per bambini, incentrato sul tema dell’amicizia e del rispetto dell’individuo. Un film che pone la sua ragione d’essere nell’antropomorfismo degli animali della fattoria, che sebbene su due/quattro zampe, pensano, agiscono e parlano come esseri umani avvalendosi nella versione originale delle voci – perse purtroppo nel doppiaggio – di calibri come Julia Roberts, Steve Buscami, Oprah Winfrey, John Cleese, Kathy Bates e Robert Redford.
Sebbene la pellicola rischi in più di un’occasione di assomigliare troppo a Babe – Maialino Coraggioso, il film punta dritto al cuore del pubblico adolescenziale per cui è pensato, con alcune trovate divertenti – vedi gli sketch esilaranti con protagonisti i due corvacci neri alle prese con uno spaventapasseri – ed altre di maniera ma giustificate dal fine.
Un uso sobrio degli effetti speciali sempre al servizio delle parole di E.B. White, rendono il film adatto anche agli accompagnatori adulti dei pargoletti. Il tutto impreziosito dalle musiche un po’ di maniera ma sempre avvolgenti e coinvolgenti nel sottolineare il tono favolistica della rappresentazione, del compositore/musicista texano Danny Elfman, che dal lato oscuro delle opere di Tim Burton ha oggi riscoperto con questo film il suo lato più solare. [fabio melandri]


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