La stella che non c'è
id.
Regia
Gianni Amelio
Sceneggiatura
Gianni Amelio,
Umberto Contarello
Fotografia
Luca Bigazzi
Montaggio
Simona Paggi
Scenografia
Attilio Viti
Costumi
Cristina Francioni
Musica
Franco Piersanti
Produzione
Cattleya, Rai Cinema
Interpreti
Sergio Castellitto, Tai Ling, Angelo Costabile, Hiu Sun Ha, Catherine Sng, Enrico Vanigiani, Roberto Rossi, Xu Chungqing, Wang Biao
Anno
2006
Durata
104'
Nazione
Italia
Genere
drammatico
Distribuzione
01 Distribution
Uscita
8-09-06

Non c'è poi molta differenza tra il peso di ceste di frutta o di borse da lavoro, se poi alla fine la scala da salire è la stessa per tutti.
La solitudine, la povertà, la sofferenza, gli sbagli, le capacità non possono essere poi così diverse, solo perchè a dividerci c'è una lingua incomprensibile. O forse sì.
Vincenzo Buonavolontà (Castellitto, bravissimo) perde il lavoro, perchè i cinesi hanno comprato lo stabilimento siderurgico dove lavora.
Conoscendo un difetto di un altoforno, che può essere pericoloso, parte per Shanghai per portare il pezzo giusto. Con l'aiuto di Liu Ha ( l'esordiente Tai Ling) comincia un road movie alla ricerca dell'altoforno, per portare il pezzo giusto. Ma la ricerca diventa uno spostamento continuo, su mezzi di fortuna, alla ricerca di un qualcosa, di un pezzo mancante o da aggiustare proprio dentro di loro.
Due culture diverse, ma mai così attuali nel loro progressivo avvicinamento. Una ricerca di punti in comune, per scoprire che poi le miserie umane accomunano un po' tutti i popoli. E tutti nella propria vita hanno una stella mancante.
Tornano i temi cari di Amelio: la paternità, la solitudine, il viaggio come crescita. E l'attenzione per i piccoli particolari, la vita delle strade, il fiume, i lavori. Anche i sentimenti sono sussurrati, lievi, senza artifici. Un film delicato, con due bravi attori. Castellitto intenso, Tai Ling brava al suo esordio.
[sara lucarini]