Il Labirinto del Fauno
El labirinto del fauno
Regia
Guillermo Del Toro
Sceneggiatura
Guillermo Del Toro
Fotografia
Guillermo Navarro
Montaggio
Bernat Vilaplana
Scenografia
Eugenio Caballero
Costumi
Lala Huete
Musica
Javier Navarrete
Produzione
Estudio Picasso, Telecinco, Tequila Gang, Esperanto Filmoj
Interpreti
Sergi Lòpez, Ariadna Gil, Ivana Baquero, Maribel Verdù, Doug Jones, Alex Angulo, Roger Casamajor, Cesar Bea, Frederico Luppi, Manuel Solo
Anno
2006
Genere
fantasy
Nazione
Messico, Spagna
Durata
112'
Distribuzione
Videa CDE, Warner
Uscita
24-11-06

Spagna, 1944. La fine della Guerra Civile. Carmen (Aridna Gil), che si é risposata da poco, si trasferisce insieme alla figlia Ofélia (Ivana Baquero) a casa del nuovo marito, il freddo e autoritario Vidal (Sergi López), capitano dell’esercito di Franco. Trovando insopportabile la nuova vita, la giovane Ofélia trova rifugio in un misterioso labirinto che ha scovato vicino alla grande casa di famiglia e dove il Fauno, la magica creatura che fa a guardiano al labirinto, le rivela che è proprio lei la principessa smarrita di un regno magico. Ma per scoprire la verità, Ofélia dovrà portare a termine tre compiti pericolosi, per i quali non è affatto preparata…
Leggenda innestata nella storia, fantasia a far da contorno alla realtà. Uno straniante connubio quello scelto da Guillermo del Toro, talento visivo di Guadalajara (Messico) ed architetto di opere sospese tra il fantasy e la rielaborazione della mitologia horror con Blade II, Hellboy, Mimic, Il segno del diavolo e soprattutto la sua fulminate opera d’esordio Cronos.
Se la realtà è un incubo, allora meglio rifugiarsi in un mondo fatto di mostri, fauni, fate e luoghi incantati a cui accedere attraverso un’immaginaria porta disegnata con il gesso, tanto i veri mostri, quelli più sanguinari dominano il mondo della realtà, non quello della fantasia, in cui tutto è possibile e dove la morte non è altro che una rinascita.
Visivamente interessante, ispiratosi al grande illustratore inglese di fantasy Arthur Rackham per l’atmosfera generale e ad alcune opere del pittore Goya per le creature, Del Toro sviluppa gli intrecci narrativi ambientati nella realtà e nel mondo delle favole con estremo schematismo, senza grandi sbalzi inventivi che finiscono per dare un senso di già visto e noto ad un’opera che per la sua particolarità avrebbe meritato maggior coraggio ed originalità.
Da sottolineare la magistrale interpretazione del Capitano franchista Vidal da parte di Sergi Lopez, il vero Fauno protagonista della pellicola, che subirà la peggiore delle condanne a cui un uomo è destinato, l’oblio del proprio nome nella memoria del proprio figlio.
[fabio melandri]



| sito |