Il diavolo veste Prada
The Devil Wears Prada
Regia
David Frankel
Sceneggiatura
Aline Brosh McKenna
Fotografia
Florian Ballhaus
Montaggio
Mark Rivolsi
Scenografia
Jess Gonchor
Costumi
Patricia Field
Musica
Theodore Shapiro
Produttore
Wendy Finerman
Interpreti
Meryl Streep, Anne Hathaway, Stanley Tucci, Simon Baker,
Emily Blunt, Adrian Grenier, David Marshall Grant
Anno
2006
Genere
commedia
Nazione
USA
Durata
109'
Distribuzione
20th Century Fox
Uscita
13-10-06

Per chi ha amato perdutamente il telefilm “Sex and The City”, per le fashion victims, per chi adora godersi sul grande schermo le interpretazioni di Meryl Streep, per le giovani e ingenue aspiranti reporter, e per chi già sa che Gabbana si scrive con due B, questo è il film che fa per voi. Il duplice premio Oscar nel 1980 per Kramer contro Kramer e tre anni dopo per La scelta di Sophie veste i panni di Miranda Priestly, potente direttore di Runnaway, la più influente rivista di moda. Dispotica e impossibile da soddisfare, deve assumere una nuova assistente, l’ennesima… La scelta ricade sulla sciatta, grassottella (ma nemmeno poi tanto) e poco fashion Andy (Anne Hathaway) che in un primo momento tutto sembra tranne la persona adatta a svolgere questo compito nel modo adeguato. La ragazza, tenace e sempre più ammaliata dal mondo della moda, riesce a farsi valere realizzando compiti a dir poco impossibili e trasformandosi da brutto anatroccolo a cigno. Questo mondo la ottenebra al punto da farle dimenticare amici e fidanzato. Niente paura: alla fine il buonismo americano fa la sua apparizione, facendo vincere i buoni.
La Streep è regale: è riuscita ad evitare il risvolto macchiettistico di questa Crudelia Demon del terzo millennio, dandole credibilità e piglio autoritario. La stessa ha dichiarato: “La mia ispirazione principale per Miranda è stata un’idea di economia. Un mio amico è uno dei principali tycoon americani e la sua agenda è calibrata al millesimo di secondo. Le sue giornate sono misurate al minuto, tutto è predisposto e ogni cosa risulta essere precisa. Non ha alcuno spazio rimasto per la spontaneità. Questo perché deve massimizzare il profitto e il ritorno degli sforzi compiuti nell'arco della giornata. Miranda lavora tantissimo e si aspetta che tutti gli altri facciano lo stesso. In questo senso io ho voluto fare il meno possibile: nessuna isteria, nessuno sforzo perduto”.
Il film, tratto dal best-seller di Lauren Weisberger una ex dipendente di Vogue, che ha suscitato scalpore nel mondo della moda nel 2003, è diretto da David Frankel, regista del telefilm che ha segnato la fantasia di milioni di telespettatrici con la direzione degli episodi di Sex and the City. E sempre da questo programma è stata scelta la costumista, la rinomata Patricia Field.
Impossibile dimenticare Stanley Tucci, braccio destro di Mirando, a cui viene fatta dire la frase simbolo della pellicola: “Certe volte mi sembro scemo a dire queste cazzate dalla mattina alla sera”. Saranno anche cazzate, ma molto godibili! Buona visione. [valentina venturi]