La casa della vita
Titolo originale
La casa della vita
Autore
Dante Gabriel Rossetti
Anno
2004
Editore
Nuovi equilibri

Vi è un luogo dove nasce la bellezza, una dimora dove è albergano le migliori qualità umane, un posto dove la donna si erge in tutta la sua bellezza. La casa della vita è un testo intrigante ed originale, che con lievi parole del suo steso autore, il pittore preraffaelita Dante Gabriel Rossetti, delinea la grazia e la grandezza femminile. Non solo è un libro che incanta, ma che ci fa riflettere, grazie al genio per lo più sregolato dell’autore, capace di rielaborare la tecnica di Raffaello e di ricreare a tratti il fascino del periodo Medievale. Non è un libro comune, nel senso che non tratta prettamente d’arte. Nelle prime pagine dello scritto ci si ritrova ad ammirare i capolavori di Rossetti: donne altere, nobili e algide, fiere e consapevoli della loro bellezza. Capolavori, che però resterebbero muti senza il testo che ne spiega (in questo caso in parte e tramite decodificazione delle parole stesse) il significato recondito. Veri e propri sonetti che Rossetti allinea con eleganza e leggiadria perché, come dice lui stesso a proposito delle donne “bellezza come la sua è genio”. Ritorna alla mente il mito Baudelaire e i suoi Fiori del male, in cui il poeta francese esaltava l’Eros come elemento essenziale della vita. Rossetti ne segue le orme, glorificando la sensualità nei suoi sonetti a favore dell’arte, veicolo universale di rappresentazione delle emozioni umane. Parola e pittura, lettere e immagine, una fusione perfetta che si rispecchia nei volti delle donne di Rossetti.
La casa editrice Stampa Alternativa ha creato un testo composto di ottantuno sonetti e venti tavole che ricreano i capolavori dell’artista inglese. Il testo di Rossetti è si poetico ma non leggero e vacuo, bensì pregno di significati e di domande. Enigmi che sembrano anche trasparire dagli sguardi delle sue splendide donne, dee pronte ad ammaliare la debole mente degli uomini. Le ragazze non provocano di proposito, è la loro fisicità che induce il lettore ad ammirarle e a desiderarle.
Sentimento quest’ultimo che si affaccia nei sonetti di Rossetti che ci spingono a non sottovalutare le parole del dandy preraffaelita.
[alessio moitre]

La Ghirlanda, 1850

 

Dante Gabriel Rossetti nasce a Londra nel 1828 , il padre Gabriele è un uomo di lettere , insegnate e ammiratore dei poeti inglesi ed italiani, da lui Dante assorbirà l’amore per le arti. Nonostante il nome italiano, Rossetti è un pittore inglese che sviluppa la sua attività nella seconda metà dell’Ottocento. La Confraternita dei Preraffaelliti è la corrente artistica che più di qualsiasi altro movimento romantico si rifà al medioevo. Tanto che già dal nome dichiarano le loro intenzioni poetiche e stilistiche: rifarsi all’epoca tardo-medioevale, in particolare alla spiritualità e allo stile tardo gotico e primo rinascimentale del Trecento e del Quattrocento. Ciò che rifiutano è quel rinascimento maturo che trovava in Raffaello l’esponente più tipico. Rossetti studia poesia e pittura alla Royal Academy Schools e compie importanti traduzioni dei testi di famosi poeti italiani , la più celebre “La Vita Nova“ di Dante Alighieri. Nel 1848 insieme a William Holman Hunt e John Everett Millais fonda la Confraternita dei Preraffaeliti .
Nel 1850 Dante insieme ai suoi compagni d’arte pubblica alcuni numeri di una rivista di pittura The Germ. Nel 1860 Rossetti si sposa con la modella Elizabeth Eleanor Siddal, che però morirà due anni più tardi per overdose da laudano. Nel 1870 viene ritrovato nella tomba della modella il manoscritto La casa della vita. Negli ultimi anni di vita, Gabriel fu vittima di depressione causata dall’abuso di oppiacei che lo portarono alla morte nel 1882 . Dante Gabriel Rossetti fu anche poeta, riproponendo nei suoi sonetti la stessa poetica di estetizzazione spiritualizzata ed ultra-raffinata che caratterizza anche i suoi quadri.