Non è un paese per vecchi
Titolo originale
No Country for Old Men
Autrice
Cormac McCarthy
(traduzione Martina Testa)
Anno ed Editore
2007, Einaudi
Pagine
254
Prezzo
Euro 10,80

Nel Texas di oggi, lungo il confine con il Messico, si incrociano i destini di tre uomini. Uno di loro sta fuggendo con una borsa piena di dollari, gli altri due lo inseguono. Tutti agiscono spinti da una necessità ineluttabile, in un mondo dove solo gli spietati sopravvivono e dove si può scegliere soltanto "in quale ordine abbandonare la propria vita".

Siamo la confine tra Texas e Messico, in un paese che ha abbandonato i vecchi valori per cadere in preda a una violenza cieca e incontrollata. Tale violenza si incarna in Anton Chigurh, un assassino psicopatico munito di un’arma micidiale e di una pericolosa filosofia della giustizia.
Il suo avversario, un uomo del passato che non sa farsi una ragione della ferocia del presente, è lo sceriffo Bell, Entrambi sono alla ricerca di Llewelyn Moss, un reduce del Vietnam che mentre cacciava antilopi sul Rio Grande si è ritrovato sui luogo affollato di cadaveri di una battaglia fra narcotrafficanti, e ha colto al volo un’occasione che si è rivelata troppo grande di lui.
L’inseguirnento si svolge lungo e oltre il confine, in un crescendo di suspense e di violenza. Il destino di Moss, erede di tutti i cowboy di McCarthy e dei loro valori di dignità e onore, dipende da quale dei due inseguitori lo troverà per primo.
Scritto in uno stile veloce e asciutto, crudo e implacabile come una premonizione di tragedia, con i dialoghi incisivi che rendono unica la scrittura di McCarthy, questo romanzo riporta il lettore nei paesaggi del Sudest degli Stati Uniti, popolati da uomini che, «se uno li ammazzasse tutti, toccherebbe costruire una dépendance dell’inferno».

L'autore: Cormac McCarthy e il nuovo ovest

Con Non è un paese per vecchi, Joel e Ethan Coen si confrontano con un artista considerato uno dei più importanti e abili narratori dei nostri tempi: Cormac McCarthy. Chiamato una volta lo “Shakespeare dell’Ovest”, McCarthy è diventato la voce di una terra in rapida transizione. In tutti i suoi 10 romanzi gli indimenticabili personaggi di McCarthy – spesso degli emarginati, persone disperate che tentano di restare aggrappate ad un senso di onore e di libertà che non ha più nessun valore nell’America contemporanea – hanno catturato l’immaginazione di milioni di lettori. McCarthy scrive di un modo di vivere, di un intero modo di essere, che sta per scomparire in questi tempi moderni; questo è il tema che risalta come mai prima nel suo nono romanzo Non è un paese per vecchi, attraverso un’emozionante storia dal ritmo incalzante di criminalità e delle sue conseguenze al confine tra Texas e Messico nel 1980.

Cavalcando il successo di Non è un paese per vecchi, McCarthy ha invertito la rotta nel suo decimo e più recente romanzo, descrivendo un ambiente ancora più desolato e biblico del Nuovo Ovest – un mondo post-apocalittico di cenere e devastazione nel quale un padre e un figlio lottano per la sopravvivenza. Con La strada l’opera di McCarthy è stata ancora una volta salutata come un capolavoro selvaggiamente meraviglioso e ha guadagnato al suo autore il Pulitzer Prize per la Fiction 2007.
Non è un paese per vecchi presenta la prosa asciutta di McCarthy e l’azione più feroce ma, come tutti i suoi romanzi, esplora non soltanto il confine reale tra il Messico e il Texas ma il territorio metaforico in cui l’integrità morale e la giustizia si scontrano con apatia e violenza. Scrivendo su The Guardian, l’elogiata scrittrice Annie Proulx ha notato che McCarthy ha “trasformato la comune trama uomo-buono-uomo-cattivo in vera e seria letteratura.” Sul Chicago Tribune, Alan Cheuse ha osservato che, più di ogni altra precedente storia di McCarthy, il romanzo “offre un testamento inaspettato ed enormemente potente dei più profondi sentimenti umani e della speranza contrapposti alla disperazione.”
Non è un paese per vecchi ha riportato McCarthy in Texas occidentale, l’ambientazione della sua celebrata Trilogia della Frontiera, una serie di tre romanzi legati tra loro che narra di mitiche e forti avventure che si svolgono nelle città di confine tra il Texas e il Messico e che include: Cavalli selvaggi, che è diventato un film diretto da Billy Bob Thornton; Il confine, la storia di un giovane viaggiatore in Messico che cerca di preservare la vita di una lupa, e Città della pianura, che riunisce i personaggi dei due precedenti romanzi più tardi nelle loro vite.
Con La Trilogia della Frontiera, McCarthy ha di nuovo dimostrato la sua bravura e capacità di evocare in maniera poetica l’essenza confusa del Nuovo Ovest americano – un luogo ancora maestoso e selvaggio dove però le anime avanzano con fatica a causa della perdita di valori ed eroi.
In tutti i romanzi di McCarthy – che includono anche la storia apocalittica della Guerra Civile Meridiano di sangue e Suttree, una storia faulkneriana ambientata nel Tennesse rurale degli anni ’50 – il paesaggio è uno dei personaggi più affascinanti, descritto in ogni storia con una capacità visiva che colpisce anche alla sola lettura. Lo scrittore usa la desolazione e lo stato selvaggio di queste terre – belle e terribili insieme – per rispecchiare le esperienze dei suoi personaggi e aggiungere nuovi strati alla narrazione. In Non è un paese per vecchi lo stesso confine, nella forma del Rio Grande, diventa un incrocio metaforico in cui i personaggi si muovono da una parte all’altra nella foga di un inseguimento che fa venire il capogiro.

| il film |


Figlio di un avvocato di successo e terzo di sei figli, di cui tre sorelle e due fratelli, è cresciuto in Tennessee, dove la famiglia si trasferì nel 1937. A Knoxville ha frequentato una scuola cattolica.

Entra nell'università del Tennesse nel 1951 e nel 1953 si arruola nell'esercito, dove rimane per quattro anni, due dei quali passati in Alaska, dove tiene anche un programma radio. Nel 1957, ritornato nel Tennesse, riprende l'università, durante la quale scrive due racconti pubblicati in un giornale di studenti, che gli valgono il premio Ingram-Merril per due volte, nel 1959 e nel 1960.

Nel 1961 sposa Lee Holleman, da cui ha un figlio, Cullen. Lascia gli studi senza laurea e si trasferisce con la famiglia a Chicago, ma quando torna nel Tennesse, a Sevier Country, il matrimonio finisce.

Il primo romanzo di McCarthy, Il guardiano del frutteto (The Orchard Keeper) perviene all'editore, Random House, perché era l'unico di cui avesse mai sentito parlare, come ammette McCarthy stesso. Albert Erskine, già editore di William Faulkner, avrebbe continuato a pubblicarlo per vent'anni.

Nel 1965, grazie ad una borsa di studio emessa dalla American Academy of Arts and Letters, si imbarca sul Sylvania, con l'intento di visitare l'Irlanda. Qui si innamora di Anne De Lisle, la cantante della nave: i due si sposano l'anno seguente, in Inghilterra. Vince in seguito una nuova borsa di studio, questa volta offertagli dalla Fondazione Rockfeller, che viene di nuovo investita in viaggi, questa volta verso l'Europa del sud.

Si ferma a Ibiza, dove conclude il suo secondo romanzo, Il buio fuori (Outer Dark) prima di tornare negli USA, nel 1968, dove il manoscritto aveva già riscontrato i consensi di buona parte della critica.

Nel 1969 torna nel Tennesse, a Louiville, dove compra un fienile e scrive Figlio di Dio, pubblicato poi nel 1973. Nel 1976 si separa anche da Anne De Lisle e si trasferisce a El Paso, in Texas. McCarthy vive attualmente nel New Mexico, a Tesuque, con la moglie Jennifer Winkley e il figlio John.