Viaggio in Portogallo
Titolo originale
Viagem a Portugal
Autore
José Saramago
Anno
2005
Editore
Einaudi
Prezzo
Euro 12,00

Quando il viaggiatore si e’ seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto”Non c’e altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro . Bisogna vedere quel che non si e’ visto , vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si era visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi,il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini"...

Scrive José Saramago, premio Nobel per la letteratura, nella breve e intensa postfazione ,quasi un prologo,che accompagna questo bellissimo ed affascinante romanzo. Il libro si presenta come un diario scritto in terza persona da un viaggiatore che vagabonda per il Portogallo, paese natale dell’autore. Durante la lettura il romanzo assume una dimensione ben più ampia della semplice guida; e il viaggio assume il senso di metafora di vita. Il protagonista rappresenta Saramago stesso che in queste pagine viaggia non solo nella sua terra, ma anche all’interno di sé. Il suo girovagare è molto simile all’esistenza umana ed è fatto sia di percorsi prestabiliti quanto di imprevisti, di sbagli .smarrimenti ed incertezze. Scoprendosi vagabondo cerca la storia,iniziando un viaggio non solo nello spazio ma anche nel tempo; si interroga sui confini, distinzioni così rigide e nette, comprensibili solo su una carta geografica che si traducono in leggi scritte che la natura ed i sentimenti umani non riescono a sentire propri. Attraverso i suoi occhi e attenti,vediamo i capolavori dell’arte Portoghese le Chiese i panorami mentre i suoi sguardi obliqui ci fanno cogliere le tristezze, le piccole cose, la storia, i conflitti e le speranze e le vicende umane. Protagonista quindi del romanzo non è solo il viaggiatore, ma anche le sue emozioni e tutto ciò che egli incontra e nel suo vagabondare e il viaggio diventa una scuola di vita un percorso conoscitivo proprio della natura umana. Il libro, da parte dell’autore, e’ offerto come una sfida “un invito “ a lasciare la propria situazione stabile la propria casa le circostanze comode per mettersi in cammino ed intraprendere una nuova impresa che comunque ed in ogni caso arricchirebbe la nostra vita e darebbe una possibilità di conoscenza non solo dei luoghi e della storia ma anche di se stessi. Proprio per questa ragione Saramago avvisa il lettore che il suo romanzo non è una guida come tante, che comunque ogni nostro viaggio come la vita deve essere costruito con itinerari propri senza seguire le indicazioni dei percorsi comodi e frequentati, bisogna ricercare ciò che magari nessuno cerca e reinventare volta per volta la strada: Saramago in queste pagine che attraversano il paese da lui tanto amato, con le lunghe e particolareggiate descrizioni delle bellezze della terra Lusitana, trasmette quella passione che ci fa amare comprendere e desiderare di visitare il Portogallo. [simonetta cestarelli]

Poeta, critico letterario e scrittore, premio Nobel per la letteratura nel 1998, maestro della metafora letteraria Josè Saramago è nato ad Ainhaga in Portogallo il 16 novembre 1992. Il padre, José de Susa, era un contadino, nel 1924 tutta la famiglia si trasferisce a Lisbona, nonostante il nuovo lavoro del padre come poliziotto, le condizioni economiche della famiglia rimangono precarie e Saramago deve abbandonare gli studi per lavorare.
Durante questi anni Josè fa mille lavori per mantenersi, prima di trovare un impiego nell’editoria e fare il direttore di produzione per i successivi dodici anni. Nel 1944 sposa Ida Reis e nel seguente 1947 nasce la sua unica figlia, nello stesso anno scrive il suo primo romanzo Terra del peccato che non viene accolto bene dal regime dittatoriale di Salazar, che già in passato aveva tenacemente censurato l’attività di Saramago. Nel 1969 Josè si iscrive al Partito Comunista portoghese, agisce nella clandestinità e si dedica all’attività di critico letterario per la rivista “Sera Nova” .Pubblica nel 1966 la sua prima raccolta di poesie I poemi impossibili. Negli anni settanta si occupa di produzione letteraria e cura l’edizione del giornale Diario de Lisboa, negli stessi anni pubblica poesie nella raccolta Probabilmente allegria (1970) cronache: Di questo e quell’altro mondo (1971), Il bagaglio del viaggiatore (1973), Le opinioni che DL ebbe (1974) scrive inoltre testi teatrali e alcuni racconti. Dopo la rivoluzione dei garofani che destituisce il regime di Salazar in Portogallo, Saramago si dedica completamente alla scrittura,pubblica nel 1977 il romanzo Manuale di pittura e calligrafia, nel 1980 Una terra chiamata Alentejo. Nonostante sia già riconosciuto come grande scrittore Portoghese il successo internazionale giunge con una serie di romanzi scritti negli anni novanta Storia dell’assedio di Lisbona una bella storia d’amore e Il vangelo secondo Gesù e Cecità considerato il suo capolavoro.