La bussola d'oro
Titolo originale
His Dark Materials I: Northern lights
Autore
Philip Pullman
Anno
1996
Editore
Salani

“C’è una strana profezia riguardo questa bambina: il suo destino è di provocare la fine del destino. Solo che deve farlo senza sapere quel che fa, come se il farlo procedesse dalla sua natura e non dal suo destino”.

Prima di leggere La Bussola d’oro, romanzo che apre la trilogia “Queste oscure materie” composta dai seguenti La lama sottile e Il cannocchiale d’ambra, Pullman avverte che il romanzo è ambientato in un universo come il nostro ma diverso sotto molti aspetti. Riconosciamo infatti i luoghi e la bambina protagonista della storia Lyra Belacqua che vive al Jordan College di Oxford. Il viaggio che dovrà intraprendere si svolgerà nel Nord, tra i ghiacci e l’aurora boreale che conosciamo bene, ma alcune presenze che popolano questi luoghi appartengono al mondo del fantastico.
Incontriamo streghe, orsi corazzati che parlano e agiscono come umani. E soprattutto ci sono i daimon. Sono loro che danno senso a tutto il racconto, che portano la storia ad un livello superiore. Il daimon per i greci era un essere divino inferiore agli dei ma superiore agli uomini, una sorta di spirito, un demone benevolo. Per Socrate era quella voce interna demoniaca che non gli diceva mai quello che doveva fare ma che lo tratteneva dal parlare e dall'agire a caso.
Nel romanzo tutti gli esseri umani hanno un daimon, un animaletto di sesso opposto al proprio, che cambia sempre di forma fino a sceglierne una fissa con l’età adulta. Pullman non ci spiega né come nascono né da dove vengono, è come se fossero da sempre con il loro umano, è un legame indistruttibile, è un amore puro e impossibile da sciogliere. Accompagnano nella vita e per la vita i loro umani, amano, consigliano, confortano, sgridano ma soprattutto fanno compagnia.
La Bussola D’Oro è un libro per ragazzi, dove una bambina apparentemente orfana, grazie all’aiuto di un gruppo di zingari, gli gyziani, compie un viaggio per salvare il suo amico di giochi Roger dai cattivi, gli Ingoiatori. Questi rapiscono i bambini e li portano lontano, senza che all'autorità costituita faccia qualcosa. Ma a Lyra ed agli zingari si, importa della sorte dei loro figli e si uniranno nell’impresa. Anche il maestro del College, apparentemente ostile e ambiguo, ha a cuore la sorte di Lyra affidandole in gran segreto un aletiometro. La ragazzina non ha idea di cosa sia questo strumento simile ad una bussola e crede che possa servire a suo zio, Lord Asriel, per liberarsi dalla prigione in cui si trova. Da qui parte la sua avventura, piena di colpi di scena, di scontri, di avventure mozzafiato, dove chi crediamo buono poi diventa cattivo e viceversa, dove il fine giustifica i mezzi, dove in questa girandola di sentimenti non si capisce quasi più da che parte stare.
Come tutte le trilogie fantasy questo primo romanzo apre una serie di eventi che dovranno accadere nei successivi racconti, ma Pullman qui è un po’ troppo avaro di spiegazioni, getta semi, ci fa intravedere e capire qualcosa ma ci lascia nel vago.
La Bussola d’Oro sembra un prologo infinito a quello che dovrà essere il romanzo vero e proprio. Ma fa in tempo però a mostrare alla società tutte le sue paure più profonde e radicali, il terrore della solitudine, espressa dai bambini del romanzo con la paura di perdere il proprio daimon. L’angoscia della società per rapimenti e sparizioni di bambini, la frustrazione di sapere che le autorità si dimenticano o non vogliono proteggere i nostri piccoli perché un disegno superiore così ha deciso. Lo scrittore ce le descrive così le malattie della nostra società, attraverso una avventura fantastica, in un mondo simile ma diverso dal nostro dice, si è vero ma a quanto pare il suo universo è simile non solo perché riconosciamo i luoghi, ma anche perché quello che ci spaventa prende sempre le stesse forme, anche nel mondo dorato di Pullman.
[francesca bompadre]

| il film |


Philip Pullman è ormai considerato uno dei più grandi scrittori viventi per ragazzi, e non solo. Il suo genio e la sua versatilità gli hanno permesso infatti di raggiungere lettori di tutte le età, perché la letteratura di qualità non ha limiti anagrafici. La conferma è arrivata con l'assegnazione nel 2001 a Il cannocchiale d'ambra del prestigioso premio inglese Whitbread, per la prima volta attribuito a un libro per ragazzi. Si è trattato di uno degli innumerevoli riconoscimenti ricevuti dallo scrittore che, nel 2005, ha vinto l'Astrid Lindgren Memorial Award ed è stato nominato per l'Andersen Award.
Philip Pullman è nato nel 1946 a Norwich, in Inghilterra. Da bambino ha vissuto in Australia e nello Zimbabwe, e ha studiato in Africa e nel Galles. Si è laureato in Letteratura inglese all'università di Oxford e ha insegnato in diverse scuole e college. Oggi vive a Oxford con la famiglia. Ha scritto romanzi, racconti e lavori teatrali. Da Salani sono usciti Ero un topo (1999), Il conte Karlstein (2003), Il rubino di fumo (2003), L'ombra del Nord (2004), La tigre nel pozzo (2005), La principessa di latta (2006), Lo spaventapasseri e il suo servitore (2006), vincitore dei seguenti premi: Booklist Children's Editors' Choice, Publishers Weekly Best Books of the Year - Children, School Library Journal Best Books of the Year – Children, Il ponte spezzato (2007) e la trilogia Queste oscure materie, comprendente La bussola d'oro (Carnegie Medal e Guardian Children's Fiction Prize), La lama sottile e Il cannocchiale d'ambra.