L’8 novembre si è ufficialmente aperta la stagione teatrale 2016/17 del Teatro Sala Vignoli, con la foto-ed-2presentazione stampa del programma. Eugenio Dura, regista e coreografo vive il teatro sotto molteplici aspetti, da danzatore classico professionista ad interprete di musical, ma anche aiuto regista in importanti produzioni e, più recentemente, regista e coreografo di family show quali “Monster Allergy”, “Pippi Calzelunghe” e “Aladin”, reduce dal successo in terra Georgiana dello spettacolo “Goodbye Lilì Marlene”, si assume l’onere e il rischio di dirigere uno spazio nel quadrante sud della città, dando nuova vita al Teatro Sala Vignoli nel cuore del Pigneto.

Il suo sarà un teatro svincolato, libero e indipendente, per portare ciò che mancava nel territorio del Pigneto, quartiere popolare, multirazziale, colorato, vivo, ma a tutt’oggi sprovvisto di un luogo di aggregazione culturale. In cartellone ci sono dieci spettacoli, interessanti e variegati, che spaziano dal classico, al contemporaneo, allo spettacolo musicale, al monologo, senza dimenticare l’impegno civile.

La Stagione
La Trilogia della Villeggiatura (26 – 27 novembre 2016)
di Tato Russo da Carlo Goldoni
regia di Carmen Pommella
Compagnia T.T.R Il Teatro di Tato Russo
con Antimo Casertano, Riccardo Citro, Rita Corrado, Elisabetta D’Acunzo, Roberta Esposito, Simona Esposito, Mario di Fonzo, Adriano Falivene, Annarita Ferraro, Irene Grasso, Nuvoletta Lucarelli, Peppe Mastrocinque, La rivisitazione del testo di Carlo Goldoni ispira una regia frenetica e bizzarra. L’ambientazione nella Capri degli anni 50 suggerisce l’utilizzo di colori e atmosfere dalla bellezza irripetibile. L’anello di congiunzione tra la frivolezza dell’epoca e i reali contenuti del periodo, sono le canzoni che si alternano alla prosa e che permettono un piacevole tuffo nel passato.

Le Rane – Malincommedia sull’orlo del mondo da Aristofane (17 – 18 Dicembre 2016)
regia e drammaturgia Cinza Maccagnano
Compagnia Bottega del Pane
con Oriana Cardaci, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Chiara Pizzolo. Musica dal vivo eseguita da Lucrezio De seta.
Le Rane di Aristofane sono una parodia della decadenza politica e culturale dell’Atene dell’epoca del 405 a.C., ma soprattutto una riflessione sul teatro e sulla vita morale e sociale. Protagonista è Dioniso, il dio del teatro, ma che qui non è più il seducente straniero delle Baccanti, bensì un patetico personaggio in cerca d’autore.

Gli Spettri (21 – 22 gennaio 2017)
Di Henrik Ibsen Compagnia MediArte
regia di Eugenio Dura
Spettri è il dramma di una donna che non ha saputo sin dalla giovinezza ribellarsi alla menzogna. Nell’etica di Ibsen chi non si batte per la verità contro l’ipocrisia è destinato a cadere. In tutta la storia la vita non vissuta, rimossa e il passato tornano vittoriosi in un esistenza spettrale popolata e dominata dai fantasmi dell’eterno ieri, in cui la patologia psichica dei personaggi è la risposta a una situazione esistenziale dove la degenerazione è la metafora di un decadimento patologico che insidia ogni individuo inserito nell’ingranaggio sociale.

Li nipoti de lu sinneco (28 – 29 gennaio 2017)

di Eduardo Scarpetta
regia di Pino Carbone
con Rino Di Martino e Antonella Morea

Eduardo Scarpetta fu il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Qui, l’idea è quella di bambini che giocano a essere li nipute de lu sinneco. Sono i bambini che, con i loro giocattoli, danno vita a quest’opera come se la stessero immaginando sotto gli occhi del pubblico.

Il Viaggio – Uno spettacolo sulla Shoà (18 – 19 febbraio 2017)

regia e drammaturgia di Giuseppe Argirò
con Renato Campese, Paola Lorenzoni, Maddalena Fallucchi, Cinzia Maccagnano, Maurizio Palladino, Alberto Caramel, Daniele Zappalà, Carmen Di Marzo
«A molti individui o popoli può accadere più o meno consapevolmente che ogni straniero è nemico». Da questa convinzione di Primo Levi parte Il viaggio, uno spettacolo che attraversa il dolore umano, raccontando i campi di sterminio. La tessitura drammaturgica ha una struttura metateatrale: immagina una compagnia di attori ebrei che prova Le Baccanti di Euripide. La scelta non è ovviamente casuale.

Romeo e Giulietta (25 – 26 Febbraio)
di William Shakespeare
regia di Carmen Pommella
Compagnia Le Pecore Nere
con Vincenzo Esposito, Lorena Leone, Simona Esposito, Adriano Falivene, Annarita Ferraro, Giuseppe Mastrocinque, Daniele Marino, Agostino Pannone, Antimo Casertano

Le due famiglie sono tra le poche scampate ad una guerra di chissà quale epoca; l’azione quindi, si svolge tra i resti di una città dove aleggia ancora nell’aria la tragedia passata; ma ciò non basta a calmare l’ira e la violenza, violenza che viene placata di tanto in tanto da una voce fuori campo triste, fioca, quasi a rappresentare la resa umana.

Little Women – Piccole Donne (4 – 5 Marzo)

regia di Selene Gandini
Compagnia KinesisArt
con Stefania Casellato, Selene Gandini, Laura Garofoli, Carlotta Piraino, Claudia Salvatore

La famiglia Alcott, diventata March nel libro ed è incentrata sulla vicende di quattro sorelle: Meg, Jo. Beth ed Amy ,che vivono con la madre. Il padre è al fronte a combattere la Guerra di Secessione che fa da sfondo alle loro vicende, mentre in primo piano ci sono le grandi avventure e le piccole disavventure delle quattro ragazze.
Le sorelle affrontano le giornate godendo delle piccole cose quotidiane, riuscendo a non soccombere alle difficoltà che si presentano. La messa in scena ha come obiettivo quello di rendere reale e sincero il rapporto tra le eroine del racconto, dimostrando che i sentimenti più profondi dell’uomo non conoscono epoche storiche.

Io, Betty e il Liverpool (18 – 19 marzo)

di Giuseppe Manfridi
regia di Paolo Triestino

L’amore impossibile per una donna e per una squadra, il cuore che batte per Betty e la passione giallorossa che si intrecciano irresistibilmente, divertendo ed emozionando. Sullo sfondo, la Roma dei primi anni ’80 ed una finale di Coppa Campioni da regalare come gemma preziosa. E tanto altro…

Toghe Rosso Sangue – La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia (8 – 9 Aprile)

di Giacomo Carbone
regia di Francesco Marino
con Francesco Polizzi, Emanuela Valiante, Diego Migeni, Sebastiano Gavasso

Dalla morte della giustizia alla giustizia della morte una linea rossa, del rosso del sangue, unifica tristemente l’Italia nella sua storia più cupa. Nell’arco di 25 anni, dal 1969 al 1994, 27 magistrati italiani hanno perso la vita per mano della mafia, della ‘ndrangheta, del terrorismo rosso, di quello nero, di soliti ignoti o di tristemente noti.

Topolini, mici e pinguini innamorati – Cronache dal meraviglioso zoo dello swing italiano (22 – 23 aprile)
Produzione The Singing Family S.r.l.
di Giorgio Umberto Bozzo
con Le Sorelle Marinetti e il M° Christian Schmitz

La radio ha da poco compiuto 90 anni.
All’inizio non ebbe molta fortuna: ci vollero anni perché l’apparecchio facesse la sua apparizione nelle case degli Italiani. Per molti fu, per lungo tempo, un bene di lusso del tutto superfluo. Come mai molti dei simpatici motivetti avevano per protagonisti animali? Il pinguino innamorato, il gatto in cantina, la canzone delle mosche, Maramao perché sei morto… Questo spettacolo ha lo scopo di illustrare ai ragazzi e ai loro genitori i seguenti argomenti come l’invenzione e l’avvento nelle case degli italiani della radio, l’arrivo in Europa dei nuovi suoni (swing e jazz), la storia di alcuni dei più prolifici autori del tempo e la storia degli artisti più amati.

 

 

Maria Teresa Retica / Massimo Stinco