Dove eravamo rimasti? Ma certo dall’imbarazzante proclamazione del Miglior Film sbagliato ricordate? Il comico e presentatore della ABC Jimmy Kimmel lo ricorda ad apertura della 90esima edizione degli Academy Awards, spaziando successivamente dal caso Weinstein a Donald Trump, dalla differenza di cachet tra attori di genere maschile e femminile fino ad ironizzare sulle 18 nominations di Maryl Streep. Sicuramente un’apertura non memorabile.

Ma alle 2.17 non c’è tempo da perdere e passiamo alla prima assegnazione del premio che come da tradizione va al MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA che come da pronostico e da nostra speranza viene assegnato a Sam Rockwell per Tre manifesti a Ebbing, Missouri. EVVIVA, partiamo bene.

Passiamo ora senza indugio ai primi due premi tecnici: l’Oscar per il TRUCCO E PARRUCCO  viene assegnato a L’ora più buia (Kazuhiro Tsuji, David Malinowski, Lucy Sibbick) per l’incredibile lavoro che ha portato Gary Oldman a trasformarsi in Churchill. mentre per i COSTUMI viene premiato Mark Bridges per Il filo nascosto, al suo secondo Oscar dopo The Artist.

Facciamo ora un salto dal sogno alla realtà con i premi riservati al MIGLIOR DOCUMENTARIO assegnato ad Icarus un documentario sul doping nello sport con al centro la controversa figura del dottor Rodchenkov, responsabile del doping degli atleti della squadra Olimpica Russa.

E mentre ogni clip che introducono i doversi premi ripercorrono attraverso immagini e suoni questi primi 90 anni dell’Academy, arriviamo alle ore 2.53 ad Oscar molto tecnici legati al suono. Per il MONTAGGIO SONORO l’Oscar va a Richard King e Alex Gibson per Dunkirk che fa doppietta aggiudicandosi anche il MIGLIOR SONORO con Gregg Landaker, Gary A. Rizzo e Mark Weingarten. Sino ad ora nessuna sorpresa e tutto secondo copione.

E la prima ora, come la prima tazza di caffè, è andata!!!

Così come è andato il primo Oscar a La forma dell’acqua di Guillermo del Toro che viene premiato per le sue SCENOGRAFIE  con Paul Denham Austerberry, Shane Vieau e Jeffrey A. Melvin. 

Allison Janney in I, Tonya

Ed è Rita Moreno la vincitrice dell’Oscar nel 1972 per West Side Story ad assegnare l’Oscar per il MIGLIOR FILM STRANIERO che viene assegnato a Una donna fantastica (Cile); un verdetto questo che ci lascia spiazzati avendo puntato più tra uno tra L’insulto o The Square.
Assorbito il colpo è l’ora della MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA dove Allison Janey viene premiata per I, Tonya nel ruolo della madre della protagonista. Anche qui tutto secondo copione. Aspettiamo ancora sorprese ed emozioni mentre l’orologio segna le 3.35…

Non ci aspettiamo sorprese per la prossima sezione, presentata dal cast di Star Wars, dedicata all’ANIMAZIONE. Se per il corto di Animazione viene premiato addirittura Kobe Bryant per Dear Basketball di Glen Keane, che racconta la vita di Kobe dall’età di 6 anni in avanti all’insegna del pl’impossibile che può diventare possibile; per il lungometraggio d’Animazione vince invece Coco e come previsto gli USA non sono ancora pronti per capolavori come Loving Vincent… Uff!!! Certo Trump, che vuole costruire un muro tra Messico e Stati Uniti, felicissimo non sarà per quel “Viva Mexico” urlato da uno dei premiati sul palco…

E’ nuovamente tempo di Oscar tecnici a partire dagli EFFETTI SPECIALI che se li aggiudica Blade Runner 2049 con John Nelson, Gerd Nefzer, Paul Lambert e Richard R. Hoover, mentre Dunkirk si aggiudica il suo terzo Oscar per il MONTAGGIO di Lee Smith

E mentre gli Oscar celebrano il pubblico che affolla le sale cinematografiche con una incursione (quanto preparata non si sa) in un cinema di Los Angeles con tanto di presentatore ufficiale e registi ed attori a distribuire snack e sparare hot dog sul pubblico (ebbene si, esiste un aggeggio che spara hot dog….) è giunta l’ora del MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO assegnato a Frank Stiefel per Heaven is a Traffic Jam on the 405 mentre The Silent Child di Chris Overton e Rachel Shenton si aggiudica l’Oscar per MIGLIOR CORTO dedicato a tutti i bambini che nel mondo vivono nel silenzio.

James Ivory

Dopo un lungo filmato celebrante l’inclusione, l’accoglienza ed il multiculturalismo a Hollywood presentato da Ashley Judd, Annabella Sciorra e Salma Hayek (bellissima) è tempo di SCENEGGIATURA dove corre l’italiano Guadagnino con la sceneggiatura NON ORIGINALE dell’inglesissimo James Ivory per Chiamami col tuo nome che si aggiudica il suo primo Oscar della carriera a 89 anni. Complimenti Mr Ivory. Dall’adattamento alla SCENEGGIATURA ORIGINALE. Prima vera sorpresa della serata. Vince infatti l’horror Get Out – Scappa e la platea lo omaggia con la prima standing ovation. INCREDIBILE!!!! Ma noi lo avevamo in qualche modo previsto.

Ore 4:47. Mentre su La7 il maratoneta Mentana sciorina dati e percentuali da quasi 6 ore sulle Elezioni Politiche 2018, una radiosa Sandra Bullock presenta l’Oscar per la MIGLIOR FOTOGRAFIA che viene assegnata a Roger A. Deakins (4 Oscar e 14 nominations) per Blade Runner 2049.

Ed è l’ora della musica che diventa protagonista con il premio alla COLONNA SONORA che si aggiudica Alexandre Desplat per La forma dell’acqua, mentre la MIGLIOR CANZONE ORIGINALE è Remember me da Coco con musica e parole di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez.

Guillermo del Toro

E non vi è gioia senza dolore. Dalle emozioni in musica a quelle suscitate da chi non c’è più. IN MEMORIAM: Chuck Berry, John G, Avildsen, Jonatham Demme. John Heard, Martin Landau, Roger Moore, Jeanne Moreau, George A. Romero, Luis Bacalov, Jerry Lewis tra i tanti.

Ci avviamo al rush finale con il premio alla MIGLIOR REGIA. Sorpresa, sorpresa???? Manco per idea. Guillermo del Toro vince con il suo La forma dell’acqua. “Io sono un immigrante come Alfonso, Salma e tanti altri. Il cinema serve per togliere le frontiere e non per erigere muri” afferma il regista sul palco ed a qualcuno per la seconda volta nella serata saranno fischiate le orecchie.

Frances McDormand

E siamo agli ATTORE/ATTRICE PROTAGONISTI ed incrociamo le dita o i diti come direbbe Di Maio…. Saranno le due Signore del cinema Helen Mirren e Jane Fonda a consegnare l’Oscar ad un annunciatissimo ed emozionantissimo Gary Oldman per L’ora più buia a coronamento di 22 anni di carriera.

Jennifer Lawrence e Jodie Foster in stampelle sono invece chiamate ad assegnare l’Oscar alla Miglior Attrice Protagonista che è… FRANCES MCDORMAND e vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii… per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri.

Siamo giunti alla fine alle ore 5:39. L’ultimo rettilineo, l’atto finale e nulla, dice il presentatore Kimmel, nulla può accadere. Risate dalla platea all’apparizione di Warren Beatty nuovamente sul luogo del delitto dopo la clamorosa gaffe dello scorso anno, accompagnato da Faye Dunaway… Colpo di genio degli organizzatori e grande ironia da parte dell’attore, dobbiamo riconoscerlo. E The Winner Is per il MIGLIOR FILM: La forma dell’acqua.