La prima vacanza non si scorda mai

La locandina

Ai tempi di Tinder, come d’altronde ai tempi del telefono a gettoni, la prima vacanza insieme è il banco di prova decisivo per valutare la solidità della coppia. Superato il check in, seduti fianco a fianco in aereo, quell’amore romantico e sensuale viene messo a dura prova. Non esiste più via di fuga, scusa plausibile, mal di testa che tenga. Sei lì minuto per minuto con un estraneo che ha diverse abitudini, che la pensa diversamente da te, che vuole la luce accesa quando tu la vuoi spenta, che non tira la catena del cesso, oppure dorme con i calzini da tennis. La cultura dei social lo chiama amore, spesso è una guerra.

È lo spunto di “La prima vacanza non si scorda mai” una commedia francese diretta da Patrick Cassir a tratti spiritosa ma non completamente riuscita. Alcune situazioni sono divertenti ma la scrittura è troppo schematica e la storia va avanti tra le incongruenze caratteriale dei protagonisti, lei fricchettona e pronta all’avventura, lui posapiano e tranquillo, in maniera abbastanza prevedibile. Insomma: idea vincente, personaggi indovinati, risate a corrente alternata, scrittura senza guizzi e finale telefonato.