La locandina

Finalmente un’Africa non convenzionale. Nel “Viaggio di Yao nessuna sovrastruttura occidentale, nessuna retorica naturalistica, nessun ricatto terzomondista e soprattutto nessun “mal d’Africa”. No, il Senegal viene raccontato per quello che è: strade infinite prive di asfalto, caos metropolitano, meravigliosi e isolati alberi millenari, villaggi senza tempo, la vita che scorre al ritmo delle attese infinite.

È però l’unico pregio di questa commedia on the road troppo debole nello spunto e fragile nella tessitura narrativa. Un famoso attore francese in Senegal per un ciclo di conferenze sul suo ultimo libro di memorie incontra un suo piccolo lettore e insieme a lui scopre le sue origini. E diventano alla fine una persona migliore.

Il ritmo è blando, i dialoghi languono, i personaggi non coinvolgono e lo stesso Omar Sy non appare molto convinto da un film che rimane invischiato nelle sabbie mobili delle buone intenzioni.

Titolo italianoIl viaggio di Yao
Titolo originaleYao
RegiaPhilippe Godeau
SceneggiaturaPhilippe Godeau, Agnès de Sacy
FotografiaJean-Marc Fabre
MontaggioHervé De Luze
MusicaMathieu Chedid
CastOmar Sy, Lionel Louis Basse, Fatoumata Diawara, Germaine Acogny, Alibeta, Gwendolyn Gourvenec, Abdoulaye Diop, Ismaël Charles Amine Saleh, Mame Fatou Ndoye, Aristote Laios, Aboubacar Dramé, Dior Diouf, Christophe Bigot
ProduzionePan-Européenne
Anno2019
NazioneFrancia
GenereCommedia
Durata103'
DistribuzioneCinema
Uscita04 Marzo 2019