La locandina

Le inchieste esclusive, i reportage d’assalto, i giornalisti che a volte rischiano (a volte la cercano) la colluttazione per descrivere il marcio del mondo non servono, sono l’inutile corollario di un giornalismo infantile e un po’ narciso. Per descrivere il male bisogna conoscerlo. Di persona.

È questa l’impostazione con cui Barbet Schroeder ha girato il documentario “Il Venerabile W.” Un contatto diretto, senza filtri o trabocchetti, senza domande scottanti con il Venerabile Wirathu il monaco Buddhista birmano che ha scatenato, usando le armi del razzismo e dell’amor di patria, una vera e propria pulizia etnica nei confronti dei Rohingya la minoranza etnica mussulmana del Myanmar (l’unico paese con l’80% di buddisti). Attraverso le sue parole, calme, pacate, senza enfasi come noi poveri occidentali ci aspettiamo parli un monaco Buddista, “Il Venerabile W.” ci trasporta in un mondo di odio e vendetta che mai ci saremmo aspettati da chi professa una religione (o filosofia) di pace, evidentemente apparente.

Lo stile di Schroeder si esplica in una sorta di montaggio parallelo dove ai concetti espressi del monaco si alternano le immagini del paese reale in un crescendo di violenza esasperata. Un uso costante del rallenty nelle scene di vita quotidiana sottolinea ancora di più la discrasia tra la serenità delle parole e la violenza delle azioni.

Un documentario interessante che da una parte smonta la tesi del buddhismo come religione o filosofia di pace (ovvero il buddhismo reale), e dall’altra ci mostra dal vivo una realtà lontanissima da noi ma vicina, nella sostanza intollerante e sovranista, a molti paesi europei.

Il Venerabile W.” è il capitolo finale  della “Trilogia del Male” di Barbet Schroder, iniziata nel 1974 con “Il generale Idi Amin” (un ritratto del dittatore ugandese) e seguito, nel 2007 da “L’ avvocato del terrore” su Jacques Vergès.

Titolo italianoIl Venerabile W.
Titolo originaleLe Vénérable W.
RegiaBarbet Schroeder
SceneggiaturaBarbet Schroeder
FotografiaVictoria Clay-Mendoza
MontaggioNelly Quettier
MusicaJorge Arriagada
ProduzioneLes Films du Losange, Bande a Part Films, Arte France Cinéma
Anno2017
NazioneSvizzera, Francia
GenereDocumentario
Durata100'
DistribuzioneSatine Film
Uscita21 Marzo 2019